Ristrutturazione tra tecnica e stile
By Gruppo Lithos
Il recupero del patrimonio edilizio esistente è stato per anni più uno slogan che qualcosa di concreto. Grazie ad un ambizioso piano finanziario per il rilancio dell’economia italiana, negli ultimi anni questo slogan è diventato realtà.
In questo appuntamento con Design, Suggerimenti, Stili di Vita approfondiremo un tema più tecnico del solito con l’aiuto di un esempio pratico.
Gli anni ’90 e il primo decennio degli anni 2000 sono stati spettatori di un vero e proprio boom dell’edilizia intesa quasi esclusivamente come nuova costruzione; aree verdi e spazi liberi sono diventati in poco tempo nuovi quartieri mentre, nei tessuti urbani consolidati, quartieri di villette indipendenti sono spesso diventati quartieri di condomini nati dalle loro ceneri. La ‘fame’ di costruzione e la sempre più crescente domanda, hanno portato in quegli anni ad un consumo del suolo senza precedenti, che ha cambiato sensibilmente il volto delle nostre città, fino al brusco freno della crisi del 2007-2008.
È da qui che nasce l’esigenza di una risposta concreta del governo per far rialzare da un lato l’economia del paese, e dall’altro per incoraggiare il recupero del patrimonio edilizio; nasce nel 2012 la prima concreta spinta verso ristrutturazione, restauro e risanamento degli immobili esistenti, con il Bonus 50%, il primo di una lunga serie di detrazioni fiscali che rimborsano in 5 o 10 anni una buona parte delle spese sostenute per i lavori edilizi.
Tra bonus e detrazioni: un esempio pratico.
Presentiamo in questo numero il progetto Residenza Sassari. Una classica villetta indipendente degli anni ‘70 tipica dei nostri litorali, che in un’epoca di speculazione edilizia sarebbe probabilmente stata demolita per dare spazio ad un piccolo condominio, trova oggi nuova vita grazie ad un intervento sostanziale di ristrutturazione edilizia, sismica ed energetica.
Il primo approccio al progetto: da dove cominciare?
Tra Bonus Ristrutturazione, Bonus Energetico, Sisma Bonus e Superbonus 110% c’è un incentivo per tutto, ma la chiave per il migliore risultato è scegliere quale applicare e come applicarlo, in base alle proprie esigenze. Residenza Sassari presentava caratteristiche architettoniche che portavano ad una scarsa salubrità degli ambienti esterni: muri portanti perimetrali da soli 20cm che causavano una dispersione notevole di calore, la quota del pavimento interno pari a quella del pavimento esterno che causava una forte umidità di risalita, e degli infissi a vetro singolo che proteggevano poco sia a livello termico sia a livello acustico. Il committente non aveva la pretesa di avere una casa in Classe A, ma il tema dell’efficientamento energetico non poteva essere trascurato; al tempo stesso vi era l’esigenza di plasmare spazi e distribuzione interna della casa accanto alle esigenze del giorno d’oggi, ormai lontane da quelle degli anni ’70.
Scelte tecniche… ma con stile!
Dall’intonaco termico, che aiuta a disperdere meno calore nonostante gli esili spessori dei muri perimetrali, al consolidamento strutturale diventato anche occasione per realizzare grandi aperture interne per una spaziosa zona giorno, ogni scelta tecnica ha trovato riscontro in un dettaglio estetico studiato nei minimi particolari.
La nuova quota del pavimento è stata rialzata di 20cm permettendo l’installazione di un moderno impianto di riscaldamento a pavimento, ed eliminare al tempo stesso il problema di umidità di risalita. Grazie a questa scelta, inoltre, è stato possibile utilizzare un pavimento in parquet a spina italiana in tutti gli spazi interni dell’abitazione. È stata, infine, colta l’occasione di ampliare le bucature esterne sfruttando la possibilità di aprire totalmente i nuovi infissi per proiettare il verde del giardino all’interno della residenza e viceversa. Anche la tecnologia ha ricoperto un ruolo importante; grazie ai nuovi impianti è stato possibile inserire anche una domotica funzionale in grado di azionare automaticamente le oscuranti in modo da regolare irraggiamento solare e riscaldamento.
Arredo e interior design rientrano nelle detrazioni?
Spesso si incorre nell’errore di pensare che le agevolazioni fiscali riguardino solo l’edilizia e non design ed estetica; ci si immagina che l’impresa fornisca una casa al grezzo che sia poi da completare.
Nonostante i massimali di detrazione fiscale per l’acquisto di cucine e arredi integrati tramite Bonus Mobili sia limitato, molti materiali e superfici in grado di decorare e dare carattere all’interior rientrano tra le spese agevolabili ad esempio con il Bonus Ristrutturazione 50%; parliamo ad esempio di pavimenti, battiscopa, intonaci, rivestimenti di bagni e cucine, sanitari, porte e infissi, persino l’illuminazione.
Residenza Sassari, mood e tendenza.
Lo stile scelto per questa residenza è di indubbia influenza nordica; il caldo pavimento in parquet a spina accoglie gli iconici e intramontabili divani Marcel D di Kazuhide Takahama; le specchiature verticali in gesso a parete conferiscono un gusto classico alla zona giorno, mentre il total black della cucina crea un contrasto forte e deciso. Gli arredi della ditta danese Ferm Living, sottili e minimali, definiscono l’area pranzo senza ingombrare visivamente il living. Le porte della ditta cervese FBP sono state progettate su misura per questo interior, laccate tono su tono ed impreziosite da vetri cannettati. L’illuminazione dell’italiana OTY Light crea di sera un’atmosfera calda e sofisticata.
Cosa aspettarci dai prossimi anni?
Mentre starete leggendo questo articolo probabilmente la Legge di Bilancio 2022 sarà già entrata in vigore, e saranno stati chiariti i grandi interrogativi di oggi riguardo alla proroga di tutti i Bonus; ciò che è sicuro, ad ogni modo, è che questo articolato processo di recupero del patrimonio edilizio non potrà essere interrotto dall’oggi al domani, e che quindi anche nei prossimi anni sarà possibile dare una nuova vita e una nuova veste agli edifici esistenti.
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