MODA SS2025: TRA RITORNI, RIVOLUZIONI E NUOVI EQUILIBRI Dalle passerelle il ritorno della pelle e del suede, burgundy e marrone i colori, trionfa il denim

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a cura di Iulian Fashion - Milano Marittima

Giugno 2025

La Primavera/Estate 2025 segna un momento di transizione potente nel panorama moda, tra ritorni di grandi classici, nuove sensibilità stilistiche e un cambio epocale nei vertici creativi delle maison più influenti. Un’evoluzione che racconta uno stile sempre più fluido, ma anche la voglia di autenticità e concretezza da parte di un pubblico che chiede meno show e più sostanza.

I TREND DELLA STAGIONE: DENIM, PELLE E POWER DRESSING

Uno dei protagonisti indiscussi della stagione alle porte è il denim, reinterpretato nella formula denim on denim: giacche, pantaloni, gonne e camicie si sovrappongono in total look monocromatici o lavaggi a contrasto. Denim che è anche protagonista di collaborazioni di rilievo come Levi’s x Junya Watanabe e Levi’s x Sacai, che riscrivono le regole del basic con intelligenza e visione. A questo, si aggiunge la tendenza vita bassa e crop wear, che richiama le estetiche Y2K, ma con tagli più puliti e costruzioni più sartoriali. Altro grande ritorno è quello della pelle e del suede, materiali che si confermano protagonisti anche per l’autunno/inverno 2025-26, portando con sé un’idea di lusso materico e senza tempo. A sorprendere è anche la rivisitazione dell’abito formale, in chiave formal-informal, dove giacche destrutturate dalle proporzioni over e pantaloni fluidi sfumano i confini tra eleganza e comfort quotidiano.

COLORI DELLA STAGIONE: MARRONE E BURGUNDY

La SS2025 si scalda con tonalità decise e profonde. Il marrone, nelle sue sfumature più terrose, e il burgundy, elegante e d’impatto, dominano passerelle e collezioni. Due colori che comunicano solidità e raffinatezza, perfetti per un guardaroba trasversale e duraturo.

SCOSSE CREATIVE: RIVOLUZIONE AI VERTICI DELLE MAISON

Il 2025 sarà ricordato anche come un anno di grandi cambiamenti nei team creativi. Il più grande di tutti è in casa Versace. Donatella Versace ha salutato infatti la direzione creativa del brand di famiglia, lasciando il timone a Dario Vitale, giovane nome destinato a portare una nuova visione. Il cambiamento avviene in un momento cruciale: Versace è stato recentemente acquisito dal Gruppo Prada, segnando un’alleanza storica che ridefinisce gli equilibri del lusso italiano. Una mossa che promette sinergie inedite tra due colossi della moda, unendo heritage e innovazione sotto un’unica visione strategica. Altri cambi poltrona? Demna lascia Balenciaga e si vocifera un suo approdo a Gucci, mentre Jonathan Anderson dice addio a Loewe, lasciando un vuoto ancora da colmare. Allo stesso modo, Dries Van Noten lascia il proprio marchio, aprendo le porte al nuovo corso firmato Julian Klausner. Cambio anche da Jil Sander, dove dopo l’uscita di Lucie e Luke Meier, arriva Simone Bellotti. Infine, anche Hedi Slimane abbandona Celine, lasciando un vuoto creativo che sarà difficile colmare.

SFILATE SS25: HERITAGE, QUIET LUXURY E SPORTY WORKWEAR

Le passerelle primavera/estate 2025 confermano la persistenza del quiet luxury, un’estetica pulita, silenziosa e di altissima qualità che non cerca clamore, ma eleganza sussurrata. Anche se, timidamente, sembra essere tornato a farsi spazio anche un certo gusto per il massimalismo con la collezione presentata da Alessandro Michele. Un ritorno interessante è quello dei brand heritage, come Barbour, Baracuta, Red Wings e Paraboot, che hanno conquistato l’universo high fashion contaminandolo con una visione autentica, radicata nel tempo e nello stile di vita reale.

La moda ha deciso di abbracciare anche una fusione tra funzionalità e stile con il ritorno del workwear e dell’aesthetic hiking. Le passerelle e lo streetwear celebrano silhouette pratiche, tessuti tecnici e dettagli ispirati all’abbigliamento da lavoro e outdoor: tasche cargo oversize, giacche utility, cuciture rinforzate e materiali resistenti come canvas e nylon. I toni naturali si mescolano a colori più vivaci e fluo, richiamando l’attrezzatura da trekking: il risultato è un mix ibrido tra performance e estetica urbana, pensato per affrontare sia la città che la natura con lo stesso spirito funzionale e cool.

ALTA MODA VS PRÊT-À-PORTER: CAMBIA LA GERARCHIA

Il 2025 segna anche un cambio di paradigma tra alta moda e prêt-à-porter. Mentre la couture sembra soffrire per mancanza di innovazione e per un crescente distacco dal consumatore finale, il prêt-à-porter vive una vera e propria rivincita, spinto anche dalla crescita del second hand. L’accessibilità dei prezzi, la coerenza stilistica e la ricerca di autenticità stanno premiando i brand più concreti, capaci di creare valore senza eccessi.