Complice il cambiamento forzato delle nostre abitudini, in quest’ultimo anno gli spazi esterni stanno conoscendo una nuova vita. Balconi, giardini e terrazzi rappresentano il nuovo ‘oro’ del mercato immobiliare, grazie al potere di connettere CASA e NATURA.
La ‘corsa al verde’ ci spinge a riscoprire e reinventare angoli o parti delle nostre abitazioni fino ad ora inutilizzati nel tentativo di riappropriarci in qualche modo del legame ancestrale con la natura.

Il verde come quinta scenica: quando lo spazio è poco, come proiettare il giardino all’interno delle nostre abitazioni?
Cantava Mina sulle splendide parole di Gino Paoli: “… questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti…”; questa suggestione, seppur oltremodo romantica, ben descrive la sensazione di essere avvolti dalla natura alla base del progetto Appartamento Plauto. L’eliminazione quasi totale di elementi opachi tra il living e l’outdoor trasforma il verde in una vera e propria ‘quinta’ davanti alla quale va in scena la quotidianità domestica; un pranzo in famiglia, una serata con amici, un tè e un buon libro, acquistano un valore aggiunto se vissuti all’interno di questa vibrante atmosfera naturale.

Ciò che dall’ingresso appare come una cornice sul verde è, di fatto, un portale che, grazie ad un cambiamento materico del pavimento, ci trasporta con un passo dall’interno all’esterno dell’edificio senza mai lasciare l’abitazione; il caldo parquet della cucina cede il passo alla matericità del grès della collezione Marazzi MyStone, utilizzato come pavimento e rivestimento interno di questo contemporaneo ‘giardino d’inverno’, e anche come pavimento della modesta porzione di giardino circostante.

Ampliare la percezione degli spazi: questione di prospettiva.
Grazie alla scelta di una continuità materica a pavimento tra interno ed esterno, una volta aperte le ampie vetrate scorrevoli, indoor e outdoor si fondono in una cosa sola, permettendo nelle stagioni miti di vivere il proprio living senza rinunciare alla brezza e ai suoni della natura circostante.

Dettagli total-black come filo conduttore.
Il nero come filo conduttore trasporta l’attenzione su dettagli e arredi tra interno ed esterno: dalle sedie del soggiorno alle poltrone esterne, dai profili delle grandi vetrate ai profili metallici del parapetto della scala e del filtro d’ingresso.
Nulla è lasciato al caso nella ricerca di dettagli total-black per un mood minimale e contemporaneo: anche la siepe diventa dettaglio architettonico grazie alla particolare cultivar di ‘Phyllostachys nigra’, una varietà di bambù originaria di Taiwan e Cina introdotto in Europa nel 1827 le cui canne diventano nere come l’ebano dopo aver trascorso più di due anni sotto la luce solare.

E quando il giardino non c’è? Ecco la storia di un terrazzo abbandonato che diventa stanza a cielo aperto.
È troppo grande, c’è troppo vento, non c’è privacy… questi i freni della committenza al mettere mano ad un terrazzo dimenticato: straordinaria la vista sì, ma troppi compromessi.
È proprio qui che design e architettura entrano in gioco, aiutando a cambiare punto di vista e mettere sempre in discussione ogni particolare situazione, alla ricerca del perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Quando la funzionalità accende l’idea.
Le idee sono imprevedibili e possono prendere vita da semplici suggestioni come da necessità concrete.
Come rendere questo grandissimo terrazzo un luogo intimo, accogliente, e funzionale? Terrazzo Palanti nasce dall’idea di frazionare visivamente la grande superficie esistente mediante la suddivisione in “tappeti materici” ottenuti alternando due differenti decorazioni in grès della collezione D-Segni di Marazzi a pavimento; i riquadri così ottenuti diventano accoglienti zone di funzione tra cui spicca la zona pranzo, riparata da una pergola a lamelle orientabili. Il sistema meccanizzato permette di contrastare il forte impatto della luce solare proveniente da SUD-EST consentendo una fruizione di questa ‘stanza all’aria aperta’ anche nelle ore diurne.

Dettagli su misura per una continuità visiva totale.
La particolare trama della pavimentazione viene reinventata per cucire su misura allo spazio esterno nuovi dettagli ed espedienti visivi.
La straordinaria vista mare da un lato del terrazzo, e l’affascinante vista sulla distesa di chiome dei pini del Centro di Milano Marittima dall’altro rappresentavano allo stato di fatto un più che fortunato punto di partenza; la vista su questi elementi naturali, tuttavia, veniva compromessa dalla presenza di fabbricati molto impattanti.
Grazie ad elementi a contro-parapetto interno realizzati in lamiera metallica con le stesse geometrie decorative della pavimentazione, è stato possibile indirizzare l’attenzione esclusivamente sulla natura, mitigando i fabbricati circostanti e conferendo al tempo stesso privacy all’ambiente.
In modo quasi sartoriale gli stessi dettagli tornano, infine, sulle grate frangisole che impreziosiscono le porte-finestra di accesso al terrazzo, in un design a 360° in grado di trasformare un luogo abbandonato nella stanza più ambita dell’intero attico.

L’intensità del mare e la forza del sole influenzano le scelte della casa vacanza. Un design informale ma ricco di regole costruttive che influenzano il layout degli arredi. Uno spazio inteso come luogo che ci accoglie e accoglie un crocevia di stili dal sapore retrò che strizza l’occhio al contemporaneo.




Arch. Sabrina Farneti, Arch. Fulgenzia Ravegnani, Arch. Enrico Pistocchi

GRUPPO LITHOS ARCHITETTURA