Incontro con l’attrice Claudia Gerini per la prima volta dietro la macchina da presa
Incontriamo una splendida Claudia Gerini in Romagna, impegnata nella promozione di “Tapirulàn”, film con cui ha esordito alla regia. Il debutto dietro la macchina da presa per l’attrice romana che interpreta anche Emma la protagonista, perennemente in corsa su un tapis roulant, impegnata ad allenarsi anche mentre lavora.
Auto-confinata dentro la propria casa, Emma resta in contatto con il mondo solo tramite Internet mentre lavora a un servizio di counseling on line. Davanti a lei in videochiamata un’umanità dolente, chiusa tra le mura di casa, persone in difficoltà, che sembrano continuare a vivere solo da remoto. Casi difficili raccontati nel film con maestria, con un linguaggio moderno e spiazzante negli strumenti tecnologici e nei temi scelti.
Dopo tanti ruoli, comici e drammatici, è un assolo di grande intensità interpretare Emma che corre senza sosta nella sua casa vuota.
Come è stato questo incontro?
Il soggetto mi ha subito conquistato, mi sono innamorata di Emma, questa donna che lavora come consulente psicologica correndo su un tapis rulant. Cerca così di combattere i suoi fantasmi interiori, mentre cerca di aiutare quelli che si rivolgono a lei. Ma alla regia non pensavo assolutamente, mentre ero sicura da subito di poter essere Emma davanti alla macchina da presa.
Come è arrivata allora alla sua opera prima?
Quando mi è stata proposta l’idea della regia istintivamente ho rifiutato, eppure mi è rimasta in testa, un tarlo. Mi sono detta perché non ci proviamo. Ovviamente tecnicamente era tutto nuovo, io sono abituata a stare davanti alla cinepresa.
è stato molto difficile conciliare due ruoli così impegnativi?
Trovare un equilibrio tra lo stare davanti e dietro la macchina da presa ha richiesto uno sforzo notevole, soprattutto perché Emma è sicuramente una dei personaggi più complessi che io abbia interpretato.
E Claudia Gerini regista?
Direi che è stato tutto molto istintivo, dal momento in cui ho preso la decisione mi sono ritrovata a occuparmi di tutti gli aspetti sul set.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato confrontarmi con gli attori. Ho trovato entusiasmante giocare con le loro sfumature. E devo dire che sono stati generosissimi, mi hanno dato tanta autenticità.
Mi è piaciuto scegliere ogni cosa, ho fatto un viaggio creativo a 360°.
Ci sono stati momenti problematici?
Avevo trovato la giusta location e poi sembrava che non fosse più disponibile quell’appartamento che era perfetto perché proiettava attraverso le grandi finestre Emma nel mondo esterno in cui non riusciva più a vivere. E’ stato anche necessario decidere come realizzare questo particolare gioco con le videochiamate che inserivano i vari attori sul monitor.
Poi ci siamo posti il problema di come usare la cinepresa che riprendeva sempre uno stesso soggetto: Emma sola in casa che corre sul tapis rulant tutto il giorno. Poteva esserci il rischio che il film risultasse noioso. Di qui la necessità di studiare inquadrature differenti, di incrociarle, di giocare con l’immagine riflessa.
In questi mesi su Cielo presenti una rassegna di film sull’amore che trattano storie diciamo non solo tradizionali, amori senza barriere. Come mai questo ruolo di “presentatrice”?
Mi è piaciuto accompagnare il pubblico alla visione di questi film, una selezione molto varia che vuole sottolineare la totale libertà di amare in ogni tipo di relazione. E poi mi ha consentito di intervallare con diverse coreografie di ballo…
Progetti? Di nuovo dietro la macchina da presa?
Per ora sto accompagnando il lancio di Tapirulàn. Ma poiché ho anche un altro grande amore, il ballo appunto, mi piacerebbe fare un programma dove posso danzare. E perché no anche cantare.
Ecco Claudia!
Forse la sua immagine più famosa è quella di Jessica e il suo “famolo strano” nel film Viaggi di Nozze, ma Claudia Gerini accanto a indubbie doti comiche, ha sfoderato negli anni anche particolari capacità drammatiche impersonando forti figure femminili.
Verdone, Castellitto, Pieraccioni, Tornatore, Muccino sono solo alcuni dei registi con cui ha lavorato. Tra le interpretazioni più recenti a Casa tutti bene, la serie Suburra, Hammamet di Gianni Amelio, Diabolik dei Manetti Bros e Mancino naturale drammatico del 2022, diretto da Salvatore Allocca. Tra i riconoscimenti ottenuti il premio David di Donatello nel 2018 come Migliore attrice non protagonista per Ammore e malavita.
Interpretazione che le è valsa anche il Premio Manfredi. Numerose le nomination sia ai David sia ai Nastri d’Argento. Il 2022 l’ha vista esordire dietro la macchina da presa con Tapirulàn