Dante Experience
Anche Lonely Planet celebra Dante nel 700° anniversario della morte. La celebre guida di viaggi ha inserito fra le 30 destinazioni da non perdere per il 2021 le ‘Vie di Dante’, il percorso turistico che si dipana fra Toscana e Romagna, nei luoghi che il Sommo Poeta attraversò durante il suo esilio. Un percorso che si può affrontare a piedi (a disposizione un cammino di trekking di 395 km suddiviso in 20 tappe per andare e tornare da Firenze a Ravenna), in bicicletta o sul trenino lungo la suggestiva via ferroviaria che collega Firenze a Faenza, per andare alla scoperta di un territorio ricco di storia, oggi raccontata da palazzi, pievi romaniche, piccoli borghi, boschi antichi, botteghe artigiane.
È appunto la versatilità delle Vie di Dante ad aver convinto gli esperti di Lonely Planet, che hanno inserito l’itinerario (o meglio, gli itinerari) nella categoria Sostenibilità come esempio di turismo slow. Ai due estremi del cammino ci sono le due città che hanno segnato più a fondo l’esperienza di vita del ‘ghibellin fuggiasco’: da un lato, Firenze, dove Dante nacque e visse, ricoprendo anche incarichi pubblici, fino al 1302, quando fu condannato all’esilio; dall’altro Ravenna, dove il Poeta trascorse i suoi ultimi anni presso la corte di Guido da Polenta, e dove ancora oggi riposano i suoi resti. La città dei mosaici li ha custoditi gelosamente nei secoli, arrivando a nasconderli nel Cinquecento, per evitare tentativi di trafugamento da
parte dei fiorentini, con un’ulteriore traslazione in epoca napoleonica, per metterli al riparo da eventuali colpi di mano dei francesi. Cercare le tracce del Sommo Poeta a Ravenna non è difficile: basta recarsi nella cosiddetta “zona del silenzio”, dove si concentrano i luoghi danteschi, a cominciare dalla Tomba di Dante, appena restaurata.
Il monumento si presenta in stile neoclassico (è stata costruita a fine Settecento dall’architetto Camillo Morigia), e sulla facciata presenta un bel bassorilievo rinascimentale con il ritratto del Poeta. Adiacente al mausoleo c’è il giardino con il Quadrarco di Braccioforte, e in questo luogo furono conservate le spoglie dantesche durante la seconda guerra mondiale. Bastano pochi passi, poi, per arrivare nei chiostri francescani dove ha sede il Museo Dantesco.
Infine, la basilica di San Francesco, dove il poeta si raccoglieva in preghiera e dove si celebrarono i suoi funerali. Ma a ben cercare, altre suggestioni dantesche si possono trovare in giro per la città. È il caso della cosiddetta Casa dei Polentani, di probabile epoca medievale: secondo una tradizione locale qui sarebbe nata la sfortunata Francesca da Polenta, celeberrima protagonista del V Canto dell’Inferno. Il legame
fra la città bizantina e l’autore della Commedia è talmente stretto che le celebrazioni nazionali per il 700° centenario della morte di Dante sono iniziate proprio qui, a settembre, con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A partire da quella data Ravenna ha messo a punto un ricchissimo programma di eventi, che si protrarrà fino a domenica 12 settembre 2021, quando il
Maestro Riccardo Muti dirigerà il concerto conclusivo. Fra le iniziative da segnalare – proseguita anche durante il periodo di maggiore restrizione – L’ora che volge al disìo’, lettura perpetua della Commedia: ogni giorno (alle ore 17 fino a marzo, alle 18 da aprile a ottobre), presso il mausoleo di Dante, viene letto un canto del poema. Tutti possono partecipare, non solo come ascoltatori, ma anche come
lettori. Per partecipare si possono chiedere info al 328 4815973 (da lunedì al venerdì dalle 10 alle 16).
Ma il programma, come si diceva, è molto ricco . Per consultarlo www.vivadante.it
Anche il resto della Romagna si prepara a celebrare Dante. Segnaliamo ai Musei del San Domenico di Forlì la mostra “Dante. La visione dell’arte”, con prestiti provenienti dagli Uffizi: fra le opere esposte capolavori di Michelangelo, Andrea del Castagno, Pontormo.