Chi la prova, la riprova. La piadina romagnola al chiosco è sempre di più il break del gusto preferito dai turisti della riviera romagnola. Un amore appassionato, scandito da caldi arrivederci e da ritorni di fiamma improvvisi come raccontano sui social i suoi fan. Lo conferma Milena Pagliacci, titolare di Piadina del Mare, raccontando la sua lunga attività ereditata da nonna e mamma:
“Il chiosco rimane il simbolo di questo cibo romagnolo, ho aperto il primo in via Colombo nell’angolo vicino all’Hotel K2. Da allora ho davvero visto generazioni di turisti gustare la mia piadina. Oggi arrivano i figli o persino i nipoti dei bambini che facevano le vacanze alcuni decenni fa, potrei dire che in alcuni casi di fedelissimi siamo alla quarta generazione turistica. Con i social raccogliamo tante testimonianze entusiastiche”.
Cotta, mangiata e… certificata perché nel frattempo la piadina romagnola ha ottenuto la certificazione di prodotto come spiega Milena: “Aderiamo al Consorzio di tutela della Piadina Romagnola Igp che prevede un disciplinare preciso nell’utilizzo degli ingredienti, nella loro quantità, nella dimensione del prodotto e nel tempo di cottura. E soprattutto siamo legati alla territorialità. Siamo stati il primo chiosco in Romagna ad ottenere la certificazione”.
Ma nel tempo la piadina ha inventato diversi stili (dopo i crescioni sono nati i rotoli) e sperimentato farciture, ampliandone l’offerta, anche se addentarne uno spicchio ancora caldo dalla piastra rimane uno dei piaceri più sottili per il palato. E ha saputo incontrare con successo nuove abitudini alimentari e nuove diete.
Oggi accanto a Piadina del mare troviamo ad esempio L’altra Piadina del mare a indicare quella senza glutine per chi ha problemi di celiachia. Giulio Cappelli, figlio di Milena e rappresentante della quarta generazione di questa lunga storia di piadinare, la propone nel suo locale sul Lungomare D’Annunzio a Cervia, dedicato proprio al prodotto gluten free certificato AIC.